mi presento
Sono Anna Sallustro, sono una counselor e vivo e lavoro in Penisola sorrentina.
Sono laureata in scienze della formazione – infanzia e preadolescenza e in Psicologia clinica e della riabilitazione.
Dopo la prima laurea mi sono iscritta all’ASPIC dove ho conseguito il master triennale in counseling pluralistico integrato, che si ispira ai principali modelli teorici della psicologia e delle scienze umane.
Sono iscritta alla REICO ai sensi della legge 14/01/2013 n. 4, - numero di iscrizione 1003
Con tale legge la mia professione è divenuta una figura professionale riconosciuta che sempre più si sta affermando nei diversi contesti lavorativi pubblici e privati.
Entro un po’ di più nel vivo del discorso per spiegare cos’è il counseling e chi è il counselor.
Che cos’è il counseling?
Il counseling è un percorso di crescita personale. Una speciale modalità di relazione d’aiuto che si instaura tra counselor e una o più persone. Si focalizza sul come risolvere problemi specifici, accrescere la consapevolezza di sé, migliorare la gestione dello stress, rinforzare l’autostima, lavorando sull'ascolto attivo e la comunicazione efficace.
Chi è il counselor?
Il counselor è un professionista che ha frequentato una scuola triennale acquisendo conoscenze e abilità in ambito sociologico, psicologico e pedagogico, oltre che specifiche tecniche di espressione e comunicazione verbale e non verbale. È in grado di favorire la soluzione a disagi di origine psichica che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità
in cosa consiste questo mio lavoro?
Aiuto le persone ad affrontare cambiamenti, prendere decisioni, definire e raggiungere obiettivi e le supporto nei momenti di difficoltà transitorie o di conflitto che durante il corso della propria esistenza sperimentano.
Possono essere evolutive, inerenti ai processi di crescita, dalla pubertà all’adolescenza, dalla relazione di coppia alla nascita di un figlio, dalla menopausa all’invecchiamento, traumi più o meno gravi – lutti, malattie, fallimenti, separazioni, divorzi, cambiamenti di lavoro.
chi si rivolge a un counselor?
Si rivolge ad un Counselor chi sta abbastanza male da rendersi conto di aver bisogno d'aiuto, ma ancora abbastanza bene da potersi impegnare in prima persona per risolvere i propri problemi.
come lavoro?
Il mio approccio al cliente è nel rispetto dell’altro, tenendo presente che ogni essere umano è un individuo unico e irripetibile e con la consapevolezza che ognuno ha già in se le qualità e le virtù per affrontare qualsiasi difficoltà, per crescere e migliorarsi.
L'approccio è di tipo sia Rogersiano, dove è la persona al centro e non il problema, quindi la comunicazione, l’empatia, la capacità di relazionarsi e l’ascolto attivo, sia analitico transazionale dove il cliente si rapporta con gli stati dell'Io: Genitore, Adulto, Bambino
L’essenza del mio lavoro consiste nello stimolare il cliente ad attingere alle proprie risorse e liberare il proprio potenziale. Lavoro ponendo specifiche domande in modo tale da spingere il cliente a ricercare dentro di sé le risposte in maniera consapevole ed autonoma.
Requisito fondamentale per ottenere dei risultati in questo senso è che si crei un rapporto di profonda fiducia con il cliente. Per questo motivo e per far sentire la persona a proprio agio e libera di esprimersi, il lavoro viene svolto nella totale assenza di giudizio e in un clima di accettazione positiva incondizionata. Faccio in modo da operare in un contesto collaborativo, ma anche di chiarezza e trasparenza, per questi motivi lavoro sulla base di un “contratto”, un accordo con il quale stabilisco con il cliente la problematica, l’obiettivo che vogliamo raggiungere e che contiene tutte le informazioni sul modello operativo, gli strumenti utilizzati, la durata del percorso, i costi, le informazioni relative alla privacy, etc.
Quanto dura un percorso individuale?
I percorsi individuali sono brevi e si sviluppano in un ciclo di incontri che consiste in un numero che può variare da 5 a 15 appuntamenti.