La paura, un'emozione negativa ma utile alla sopravvivenza


EVITARE NON SERVE AD ELIMINARE

 

Quando abbiamo paura, timore, quando sopraggiunge l’ansia verso qualcosa o qualcuno spesso decidiamo di fare finta di niente, che non c’è alcun problema, che tutto va bene.
Evitare ci sembra la soluzione più semplice: se evito non soffrirò, non mi arrabbierò. Ma l’evitare non fa altro che confermare la nostra incapacità ad affrontare e gestire quella situazione, anzi quella emozione e questo non ci aiuta, ci mette solo in uno stato di ruminazione mentale, di conseguenza, il nostro cervello è continuamente attivo nella produzione di ciò che poi ci distrugge.

 


IN CHE MODO AFFRONTARE LA PAURA?

 

Il cervello è dotato di un sistema molto antico, chiamato “lotta o fuga”. Per spiegarlo in parole semplici facciamo un passo indietro nel tempo a quando i nostri progenitori vivevano nella foresta e dovevano lottare per la sopravvivenza. Di fronte a un animale selvaggio avevano due possibilità per tentare di salvarsi, o lottare o scappare, il cervello ricevendo il segnale di pericolo attivava una serie di processi che vanno a produrre delle sostanze: tra le più importanti il cortisolo e l’adrenalina, le quali potenziavano l’organismo mettendolo in grado di agire, cosi il nostro progenitore era in grado di salvarsi. 

Attualmente non viviamo più nella foresta e gli animali selvaggi che ci fanno paura sono diventate cose immateriali come: le preoccupazioni per il futuro, la paura di non farcela economicamente, l’ansia per le malattie ecc. Al nostro cervello tutto questo arriva come pericolo e automaticamente attua sempre lo stesso piano per la sopravvivenza, rilascia quelle sostanze quando gli arriva il segnale di pericolo. 


NON REPRIMERE LE EMOZIONI


E’ importante capire che quando ci troviamo coinvolti emotivamente in situazioni di sofferenza, dolore, rabbia, paura o altro, se tutto si limita ad una fase acuta, l’effetto è inizialmente utile e positivo: il lieve rialzo ormonale potenzia l’azione immunitaria, attiva delle reazioni fisiche di adattamento, migliora le capacità di concentrazione e di attenzione.

Quando le emozioni persistono per periodi di tempo prolungato e noi restiamo passivi, arrovellandoci solo nei pensieri, allora diventano un veleno per il nostro organismo e vanno ad intaccare cuore, stomaco, cervello e sistema immunitario. Tutto questo per dire che è importante non reprimere le nostre emozioni, parlare, confrontarsi e raccontarsi evita che tutto ciò diventi un malessere